Generare percorsi nuovi
Il nostro Dio trinitario ci insegna, nel suo esistere e comunicarsi a noi, che è necessaria una diversità per creare dialogo e relazione ma che tutte le diversità vengono riunite in unità nella COMUNIONE solo grazie all’ AMORE che Cristo ci ha insegnato.
Per vivere questo insegnamento le comunità cristiane devono operare nel qui e ora, annunciando, celebrando e testimoniando il Vangelo del Regno, attingendo dalla Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero e raccogliendo le sfide che, di volta in volta, la situazione sociale, culturale ed ecclesiale pone. Proprio perché strettamente ancorata alla storia, la pastorale deve raccontare percorsi mutevoli e sempre innovativi, mai racchiudibili in schemi fissi, validi universalmente.
Perciò il lavoro che si vuole intraprendere non può avere paura delle divergenze, delle latitudini e longitudini in cui si sviluppano le idee. Non può pensare che un’azione o un’idea sia necessariamente superiore ad un’altra ma si sforzerà di generare percorsi sempre nuovi partendo da quelli che conosciamo già e indagando i segni di futuro presenti nel presente, per discernere comunitariamente strade percorribili oltre i nostri punti ciechi dettati dall’esperienza e dai paradigmi culturali e scientifici attuali; come una coppia di sposi che conoscendosi genera una nuova vita che è né la somma né la sintesi dei genitori ma è una vera novità creativa, unica nel suo genere e necessaria a tutti.
Lavorare in modo creativo e integrato